Come fotografare in diversi momenti della giornata

Picture of Stefano Michelin
Stefano Michelin
Stefano Michelin è un fotografo di professione che lavora con aziende e agenzie per le quali realizza servizi moda, campagna pubblicitarie e book. E’ impegnato a promuovere una cultura fotografica votata al recupero della professione e alla lotta all’abusivismo sempre più dilagante.
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Stefano Michelin è un fotografo di professione che lavora con aziende e agenzie per le quali realizza servizi moda, campagna pubblicitarie e book. E’ impegnato a promuovere una cultura fotografica votata al recupero della professione e alla lotta all’abusivismo sempre più dilagante.

Dall’alba al tramonto, di giorno e di notte

Il sole che nasce, illumina dal basso le nuvole e crea giochi di luce interessanti

Fondamentalmente, fotografare è una questione di scelte. Cosa, come, dove, quando e perché non sono solo le domande che ogni buon giornalista dovrebbe farsi ma anche quelle che ogni persona che fotografa dovrebbe farsi. Abbiamo capito ormai che il “clickè l’ultima cosa a cui pensare, prima viene un piccolo percorso di riflessioni che guidano il fotografo nelle sue scelte.

Non ti allarmare, non devi fare un brainstorming di ore per decidere cosa fotografare. Basta solo, come primissima cosa, abbandonare l’idea del “punta e scatta” a fare qualche semplice pensiero preliminare.

Uno di questi, molto importante, è quando fotografare.

Quando fotografare

Ragionando in termini di luce naturale, che è la condizione nella quale la maggior parte delle volte si fotografa, scattare con la luce calda e radente delle prime o ultime luci del giorno rispetto al sole alto delle ore centrali della giornata, modifica profondamente il senso, delle nostre immagini.

Come sempre ti raccomando una riflessione. Non esiste la tecnica segreta o l’impostazione misteriosa della macchina da settare al sorgere del sole per avere la foto “perfetta”. Un tempo di scatto di 1/125 di secondo è tale sia che scatti al mattino sia che scatti a mezzogiorno. Può essere giusto scattare a 1/2000 come a ¼, a diaframmi aperti o chiusi, a ISO alti o bassi….perché questo?

Perché come sempre dipende tu cosa vuoi dire con una foto.

Avrai trovato questa frase in tutti i miei articoli e non mi stancherò mai di ripeterla. Fare fotografia non vuol dire solo impostare la macchina ma, soprattutto, conoscere la luce, capire la luce, interpretare la luce e usarla come ci aggrada.
Certo, sapere come regolare la macchina è l’ABC e da qui si deve partire ma subito dopo è fondamentale capire cosa fare delle nostre immagini. Come dire, imparare l’alfabeto è importante ma se vogliamo imparare a scrivere, sapere le lettere dalla A alla Z non basta.

Proprio per questo ho pensato di realizzare una guida in cui ti spiego tutto quello che devi sapere per fotografare delle foto di buona qualità in diverse fasce orarie della giornata: all’alba, a mezzogiorno, al tramonto e di notte.

Pronto?
Iniziamo! 😉

Fotografare all’alba

Il sorgere del sole è sicuramente un momento molto evocativo. Così come al tramonto, la luce è calda e radente.

Cosa vuol dire questo?

Luce calda vuol dire che ha una temperatura colore bassa, diciamo tra 2500 e 3000°K e questo dà una dominante di colore arancione.
Per non perdere questa atmosfera, sarà quindi importante regolare la T colore in macchina in maniera opportuna, ad esempio leggermente più alta, per mantenere questa dominante. Allineandola, o addirittura andando sotto, si rischierà di dare una dominante fredda e quindi di perdere quei toni caldi tipici di queste fasi della giornata.

Altra caratteristica importante sono le ombre lunghe e questo è molto suggestivo.

La fotografia di paesaggio

Nella fotografia di paesaggio, fotografare in questa fase della giornata dona grande espressività alle immagini ma si gode anche di situazioni particolari, irripetibili in altri momenti. In inverno o in autunno ad esempio, i primi raggi solari scaldano anche i prati bagnati o ghiacciati e questi liberano una leggera nebbiolina (vapore) che poi si perde con lo scaldarsi dell’atmosfera.

Immagina un paesaggio agricolo col sole radente avvolto da una leggera nebbia e magari un carretto in lontananza. È estremamente suggestivo. Certo, se fossimo andati a fotografare alle 12, tutta questa atmosfera non ci sarebbe stata.

Come per tutta la fotografia di paesaggio, gli accorgimenti da tenere sono sempre gli stessi:

  • Usiamo se possibile il cavalletto, anche se è possibile scattare tranquillamente a mano libera nella maggior parte delle situazioni.
  • Facciamo attenzione a mantenere la macchina parallela al terreno e con l’orizzonte “in bolla”. Ricorda che i mari in discesa e i laghi in salita sono un errore.
  • Teniamo il sole alle spalle oppure di lato, mai davanti. Il sole “in macchina” è complesso da gestire.

Il diaframma dovrà essere chiuso, per avere profondità di campo, di conseguenza gli ISO dovranno essere alzati oppure i tempi di posa allungati (per questo sarà utile un cavalletto, ricorda che sotto 1/50 circa, è facile ottenere foto mosse).

Certe condizioni di temperatura colore possono essere forzate per dare un certo “tono” all’immagine. In questo caso si è “raffreddata” molto la fotografia per dare un aspetto quasi glaciale.

La fotografia nel ritratto

Anche nel ritratto, la luce dell’alba è interessante perché illumina lateralmente il viso e non crea ombre fastidiose sul volto. Ancora una volta, i toni arancioni conferiscono familiarità all’immagine e la rendono più accattivante. In questo caso, il sole di lato è fortemente consigliato perché crea ombre interessanti sul volto.

Come sempre, nel ritratto, non si deve “piallare” ogni ombra per fare una foto tessera da automatica del supermercato. L’ombra dà tridimensionalità al volto, lo definisce e lo rende “naturale”. Come sempre nel ritratto potremmo “giocare” col diaframma per ottenere diversi effetti creativi (più aperto per ottenere forti sfocature, più chiusi per avere tutto a fuoco).

Fotografare a Mezzogiorno

La luce di mezzogiorno, o comunque nelle ore centrali della giornata, è più difficile ma non per questo meno interessante. Intanto ha una temperatura colore più alta, circa 5500°K che nelle zone non colpite direttamente dal sole (ad esempio il lato “in ombra” di una casa) può arrivare anche a 6500-7000. Questo vuol dire che ci saranno dominanti di colore azzurrino pallido.

Come sempre si dovrà regolare in macchina la T colore idonea ma in questo caso, anche gli automatismi di praticamente tutti i sistemi, lavorano bene. Sia che si stia fotografando una veduta, un borgo o una persona, il problema è sempre il medesimo: la luce arriva tendenzialmente dall’alto e le ombre sono piccole e schiacciate.

Personalmente amo questa luce perché può dare risultati particolari.
Piccoli villaggi così come grandi città fotografati senza persone con la luce di mezzogiorno danno un grandissimo senso di immobilità, di assenza, di vuoto. Un’idea può essere quella della metropoli vuota ad agosto ma anche il ritratto può essere creativo perché la luce dall’alto genera ombre scure e nette sugli occhi. Se questo è generalmente un errore (e difatti andrebbe evitato), regala anche all’immagine un grosso tono di autorevolezza e timore e più volte grandi nomi della fotografia hanno usato una illuminazione simile anche per campagne pubblicitarie.

Generalmente in queste situazioni, sarà comunque difficile fotografare con diaframmi molto aperti perché ci troviamo in una situazione di esubero di luce. Se vogliamo fotografare una persona, un fiore, un dettaglio con un bello sfocato alle spalle, sarà decisamente meglio scattare all’alba o al tramonto.

Fotografare al Tramonto

In linea generale valgono le stesse attenzioni per la fotografia all’alba ma con alcune differenze, soprattutto nel ritratto. Generalmente, si è a fine giornata, sia noi che i nostri soggetti sono più stanchi e questo può influire sulla qualità delle immagini, sulla partecipazione e sul modo di porsi davanti e dietro la camera. Se poi ci troviamo in estate, la temperatura può essere ancora molto calda e questo vuol dire un volto rosso (soprattutto naso, fronte e zigomi). Se a questo ci aggiungiamo che magari abbiamo passato la giornata a prendere il sole, ciao…..

Ricordati SEMPRE che il bello della vita non è il bello in fotografia.

Tutti amano le belle giornate al mare e i rientri dalla spiaggia al calar del sole ma questi, purtroppo, sono le condizioni peggiori per fare una bella fotografia di ritratto ad esempio.

Lo stesso può voler dire per il paesaggio. Una spiaggia al mattino (sabbia immacolata, file di sdraio perfettamente in ordine, nessuno in giro, ecc) non è la stessa cosa che ci troveremmo alle 19 anche se in entrambi i casi potremmo godere di una luce radente e calda.

MA ATTENZIONE

Cosa c’è di profondamente diverso tra alba e tramonto? Che il sole è in due parti di cielo opposte.

E questo cosa vuol dire? Che avremo una illuminazione profondamente differente prima e dopo.

Quale è la migliore? Come sempre non c’è risposta perché dipende da cosa vuoi fotografare e perché.

Una piazza di paese chiusa tra case può essere totalmente in ombra al mattino e con una bella luce di taglio che magari filtra sotto qualche portico al pomeriggio. Un sentiero di montagna affiancato da una bella staccionata può avere le cime in lontananza accese di rosso fuoco al sorgere del sole e in perfetto controluce al calare.

Tutto dipende, tutto è relativo.

Quindi, se possibile, torniamo più volte in un luogo per vedere che luce c’è nelle varie ore della giornata e lo stesso scenario potrà apparirci completamente diverso.

Fotografare di notte

Partiamo da un presupposto: fotografare di notte è mero esercizio ginnico.

Non ho la minima idea di quando sia stata fatta la prima foto di notte ma sicuramente è stato l’ultimo pensiero di chi ha inventato la fotografia e per decenni nessuno ha mai pensato di fotografare di notte. Questa attività è complessa e difficile ed il più delle volte fine a sé stessa. L’avvento del digitale ha come sempre ampliato le possibilità e così molte più persone si sono date anche a questo genere di fotografie o almeno ci hanno provato.

In generale, per fotografare di notte, sono indispensabili alcuni requisiti:

  • Fotografare con tempi molto lunghi, parliamo anche di una esposizione di 30 secondi
  • Usare un cavalletto “tassativamente”
  • Avere qualcosa di interessante da fotografare

Questo ultimo punto si riduce in estrema sintesi al paesaggio perché non c’è altro soggetto che può essere fotografato di notte (se vuoi fare ritratti o still life notturni, auguri).

Quello che si può fare quindi è “giocare” con le (poche) luci presenti, case, strade, auto, negozi, ecc…

Anche se stiamo fotografando un lungomare della riviera romagnola ad agosto la sera di Ferragosto, difficilmente potremmo scattare con tempi rapidi quindi un cavalletto è indispensabile.

Un’altra insidia è che la macchina tenderà a esporre correttamente tutto e se la lasciamo lavorare in automatico, quello che farà è allungare i tempi oppure alzare gli ISO. Il risultato sarà una foto chiara in modo innaturale ma anche sgranata da sembrare una grattugia per formaggio.

“Ah ma col telefono vengono bene…”

Sì certo, prova a stamparla o a vederla a PC poi mi dici…

La fotografia notturna prevede tentativi, sempre. Si deve trovare il giusto equilibro tra ISO il più bassi possibile (il che allunga i tempi), tempi lunghi ma che non sappiamo a priore quanto e diaframma chiusi (resta fotografia di paesaggio e tutto deve essere a fuoco).

Fotografare la Luna e le Stelle: il consiglio di Stefano

Un sottoprodotto della fotografia notturna è la fotografia della Luna o delle stelle.

Mio consiglio: lascia stare.

Fotografare il nostro satellite è bello e divertente ma:

  • è complesso, 
  • è lungo, 
  • non serve a nulla.

Complesso perché servono tempi lunghi ma la Luna ha il brutto vizio di spostarsi e quindi si ottiene facilmente una foto mossa. Inoltre, a meno che tu non voglia fare un pixel bianco su una tavola nera e dire che è la Luna, serve attrezzatura adeguata come un teleobiettivo e una macchina con tanti megapixel per dare dettaglio. È lungo perché di deve andare per tentativi anche qui con esposizioni eterne. Inutile perché la luna c’è dalla creazione e ci sarà dopo di noi ed il web e le biblioteche sono piene di foto lunari fatti da telescopi da sette triliardi di dollari.

Quando c’è la luna piena (un evento bello e interessante ma che non ha nulla di eclatante), gruppi facebook e altri social si riempiono di foto, tutte uguali, della stessa cosa, la luna, un elemento della nostra vita che conosciamo, abbiamo visto miliardi di volte e torneremo a vedere sempre, che è lì dalla notte dei tempi.

Affinché la tua fotografia abbia un senso, fotografa ciò che ha senso: un momento particolare, una vista speciale, una persona significativa. Rivedrai quella foto decenni e ti emozionerai come al momento dello scatto. 

Ma se proprio senti di dover accordare la tua immagine alle miliardi che già ci sono, ecco come fare.

Il cavalletto è fondamentale perché l’esposizione sarà lunga (fino a qualche secondo) ma sarà importante sottoesporre lo scatto perché il cielo nero ingannerà ingannerà l’esposimetro e tenderà a “schiarire” la foto col risultato che la tua luna darà l’impressione di essere una lampadina bianca accesa. Se vuoi fotografare la luna, devono vedersi i crateri, le asperità della superficie, tutto ciò che caratterizza questo corpo.

Conclusioni

Ogni momento della giornata può essere una buona occasione per scattare una foto, l’importante è che si seguano degli accorgimenti.

Sì perché dobbiamo andare oltre alla semplice idea di puntare la nostra macchina e scattare la foto: occorre conoscere la luce, individuare il soggetto che si vuole immortalare, dare un senso alla nostra fotografia e seguire i miei “trucchetti” del mestiere che ti ho consigliato.

In base alla fascia oraria che più ti affascina, sono sicuro che con un po’ di pratica, anche le tue foto aumenteranno sempre di qualità 😉

Sei alle prime armi con la fotografia?
Non preoccuparti! 😉
Ho preparato una Guida ad Hoc per chi come te è alle prime armi (ma non solo) sugli errori da evitare per realizzare una buona Foto

Ora tocca a TE!
Prova a mettere in pratica i mie consigli pratici e inizia ad immortalare i paesaggi o i soggetti che ti affascinano di più in diversi momenti della giornata e se ti va, condividi sulla nostra Pagina Facebook i tuoi risultati!

Buona fotografia,
Stefano

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