Guida su come usare le matite colorate con effetti pittorici
Pensando ad un nuovo articolo sul buon uso e sulle potenzialità delle matite colorate, delle quali ho già trattato nel mio corso sul disegno degli animali, ho pensato ad un soggetto particolare, sicuramente non semplice ma che sono sicura catturerà il vostro interesse e vi porterà a provare a cimentarvi.
Il soggetto di questo articolo è infatti la colorazione con le matite colorate delle mani.
E quale mano?
Beh, visto che abbiamo ampiamente trattato il tema degli animali con le matite, la mano più adatta da rappresentare è quella famosissima della Dama dipinta da Leonardo Da Vinci che trattiene in modo elegantissimo un tenero ermellino.
La Dama con l’ermellino è un’opera dipinta nel 1489 e ritrae una meravigliosa ragazza dell’epoca, identificata come Cecilia Gallerani.
Non nascondo che preferisco personalmente quest’opera mille volte alla più nota Monna Lisa e non solo per la presenza dell’animale (chi mi conosce sa che ovunque compaia un animale, lì andrà la mia attenzione 😊) ma per la grazia e l’eleganza di questa giovane dai tratti esili che quella mano, quella che copieremo tra poco, esalta ed accentua regalandole un fascino senza pari.
Chi vorrà e magari ha già seguito il mio corso sulle Matite Colorate, potrà quindi pensare di impostare il proprio elaborato comprendendo sia la mano che l’ermellino, una composizione decisamente stupenda, facendo tesoro di tutte le indicazioni relative alla resa delle texture del pelo; diversamente, come farò io, almeno per ora, ci dedicheremo solamente alla rappresentazione del colore della mano, sulla quale c’è qualcosa da dire prima di iniziare.
In questo articolo avevo ripreso le costruzioni fondamentali per un corretto disegno della mano.
Se non l’hai letto o non sei ferrato su questo argomento puoi svolgere l’esercizio e applicare il metodo per disegnare la mano della dama.
Quando sarai pronto potrai iniziare a seguire le indicazioni per realizzare l’esercizio di oggi.
La cosa particolare di questa esercitazione è che procederemo usando le matite colorate come se stessimo dipingendo. Esatto, anche se abbiamo in mano una strumento grafico, ne faremo uso con effetti pittorici, seguendo esattamente gli insegnamenti che il Maestro Leonardo ci suggerisce osservando da vicino il particolare di questa mano.
Vedi contorni netti e decisi?
Io no, vedo colori che si stagliano uno sull’altro esaltando le forme.
Vedi chiaroscuri netti e contrastati?
Io no, vedo passaggi delicatissimi.
Potresti riconoscere un colore dominante in questo incarnato, tipo un “rosa”, colore con il quale spesso si definisce il colore della pelle?
Io no, vedo di tutto meno che il rosa. Vedremo quindi adesso quanti e quali colori usare per questo disegno/dipinto.
Una volta fatte queste piccole ma indispensabili considerazioni, iniziamo il nostro disegno!
Pronto?
Partiamo! 😊
La scelta della base
Ho scelto di eseguire il disegno su un foglio canson mi-teintes touch color crema, una tonalità di fondo, come si usa un pittura, per uniformare meglio le tinte ed evitare la comparsa del bianco del foglio.
La tonalità ben si sposa con quella di base del dipinto: è calda e morbida e consente da subito di lavorare sulle luci e sulle ombre, senza lasciare pulite le luci. L’effetto così sarà sicuramente più pittorico.
Se non ne disponi, puoi tranquillamente usare un foglio da spolvero o un cartoncino qualsiasi color crema.
Il disegno della mano
Inizieremo quindi eseguendo il disegno direttamente con una matita colorata, una terra naturale non troppo scura, che non darà fastidio in fase di colorazione perché appartiene alle tinte che useremo per colorare.
Sconsiglio quindi di effettuare il disegno con la grafite perché andrebbe poi a sporcare le tinte delicate, soprattutto su un foglio ruvido come questo che sto usando.
La palette di colori
A questo punto è necessario individuare le tinte necessarie per realizzare l’incarnato. Come spiego spesso a proposito delle matite, è necessario disporre di una confezione con svariati colori, diversamente con questa tecnica, con poche matite non è possibile ottenere grandi effetti realistici.
La mano non è rosa, il suo colore è complesso e articolato perché sotto la pelle scorrono vene violacee, le pieghe sono grigie, le ombre verdognole, spesso quando si ha freddo le mani sono chiarissime, tendenti al blu, viola, quando si scaldano possono essere aranciate o rossastre, le unghie sono più chiare e tendenti al rosa.
Insomma, un’infinità di colori.
Noi useremo:
- Bianco
- Giallo caldo
- Arancio
- Terre naturali chiare
- Terre bruciate scure
- Verde marcio
- Grigio
Chi lo desidera potrà aggiungere altre tinte che ritiene pertinenti, io mi fermo qui per garantire un livello di esecuzione di media difficoltà.
Una volta arrivati a questo punto, è il momento di dare colore alla nostra mano e cercare di ricreare l’effetto pittorico che contraddistingue questo bellissimo dipinto.
Colorare una mano con le matite colorate: le 3 fasi
FASE 1: i volumi e le zone d’ombra
come se stessimo dipingendo ad acrilico o ad olio, definiamo subito i volumi creando un primo velo grigio che separa e definisce le zone di ombra da quelle di luce.
Mi raccomando: il colore steso deve essere un velo, se premiamo troppo, comprometteremo l’effetto morbido d’insieme.
FASE 2: diamo luce alla mano con il bianco e il giallo
A questo punto, allo stesso modo, avendo un foglio di una tinta media, andremo a stendere le luci con il bianco e successivamente con il giallo sovrapposto al bianco poiché non abbiamo nel dipinto aree completamente bianche e anzi, il colore ad olio che Leonardo ha usato, tende al giallognolo, quindi è importante scaldare l’incarnato con i gialli al fine di non ottenere una pelle eccessivamente pallida e anemica.
FASE 3: intensifichiamo con gli altri colori
A questo punto, nonostante l’apparente difficoltà del soggetto, il gioco è quasi fatto. Potete partire da qualsiasi area preferite (io sono partita dal basso, dal mignolo, andando a sovrapporre sempre con veli leggeri gli altri colori seguendo le ombre che vedete nell’immagine.
Gli scuri si costruiscono con l’arancio, il verde, il bruno scuro.
Nessun nero deve essere usato. Se occorre, è possibile intensificare le ombre con altro grigio.
Potrebbe rendersi necessario, se non intendete realizzare lo sfondo scuro, accentuare i contorni delle dita poiché il colore del foglio li renderà altrimenti poco definiti per assenza di contrasto.
Non usare assolutamente neri ma uno dei colori usati per le ombre, con un segno più deciso ma non eccessivamente marcato per non compromettere l’effetto pittorico dell’insieme.
Conclusioni
Se decidete di realizzare anche l’ermellino e parte della veste della dama, con le matite è piuttosto indifferente se realizzare prima ciò che sta “dietro “ e per ultima la mano in primo piano o viceversa.
In pittura invece sarebbe d’obbligo procedere sempre dal più lontano al più vicino; tuttavia, il mio consiglio è di realizzare prima l’ermellino, per gestire meglio la texture del pelo tra le dita ed eventualmente pulire con la gomma se si invade lo spazio delle dita, che non sarebbero ancora state realizzate.
Pensare alla completezza del lavoro e alla sua progettazione prima di iniziare è sempre il segreto per evitare grossolane cancellature inutili oltre che una pratica propedeutica artistica imprescindibile.
ORA TOCCA A TE! 😉
Adesso aspetto di vedere se qualcuno riuscirà nell’intento di realizzare la mano con l’ermellino. Spero di sì e sono molto curiosa.
Ah, e ti fa piacere condividi con noi il tuo disegno sul nostro Gruppo Facebook!
Auguro a tutti una buona esercitazione e per chi è in partenza una buona e felice vacanza.
Chiara Silva
Una risposta
Molto interessante!
Grazie
🙂