Ciao e bentornati su Cerchio di Giotto,
Oggi voglio parlarvi di una tecnica molto antica, adoperata dai grandi artisti del passato per facilitare la gestione dei volumi, delle luci e delle ombre durante il processo pittorico. Avete già capito di cosa sto parlando? L’argomento che vedremo insieme riguarda la tecnica della Grisaglia.
Avrete sicuramente notato che in diversi articoli, ma anche durante le lezioni del videocorso “Ritratto ad olio”, prima di iniziare con le campiture pittoriche vere e proprie, abbozziamo le parti in ombra su tutto l’elaborato. Così facendo riusciamo ad avere una costante visione d’insieme dell’opera individuando immediatamente le parti in luce e quelle in ombra.
Questo modo di procedere fonda le radici nella grisaglia: una pratica molto utilizzata nei secoli passati, ma che è ancora oggi in uso tra i pittori più tradizionali.
Ma cos’è, in cosa consiste la grisaglia?
Possiamo definire la grisaglia come una versione più articolata e dettagliata dell’abbozzo e, sostanzialmente, consiste nella colorazione dell’intero elaborato in monocromatico. Possiamo realizzarla mediante l’utilizzo del bianco e del nero o con colori neutri come le terre o il bistro.
In passato era maggiormente utilizzata perché la colorazione monocromatica permetteva di studiare i volumi e il chiaroscuro prima di mettere su il colore.
Moltissimi pittori, ad esempio, prima di dipingere sulla tela studiavano i soggetti e le composizioni sulla carta creando dei veri e propri elaborati monocromatici pieni di dettagli. Oggi questa pratica non è più così frequente perché lo studio e l’analisi del chiaroscuro in bianco e nero viene spesso sostituita dalla fotografia che ci permette di bloccare i volumi in bi-dimensione e studiare i passaggi cromatici.
Inoltre dipingere con la grisaglia richiede tempi di lavorazione più lunghi rispetto a quelli a cui siamo abituati. Oggi si predilige il metodo pittorico diretto che, lavorando grasso su magro, permette di completare l’opera in poche sessioni di lavoro.
La regola “grasso su magro”, però, vale anche se dipingiamo partendo dalla grisaglia.
Adesso che abbiamo visto cos’è la grisaglia dal punto di vista teorico, direi di prendere tela e colori e passare all’atto pratico.
Dipingere un quadro ad olio partendo dalla grisaglia;
In questo esercizio vedremo come dipingere una composizione di due peperoni con la tecnica della grisaglia.
Innanzitutto dobbiamo munirci di:
Dipingere un quadro ad olio partendo dalla grisaglia: il disegno
Per prima cosa disegniamo i nostri soggetti sulla tela
Una volta impostato il disegno possiamo creare la nostra tavolozza.
In questo caso lavorerò utilizzando esclusivamente il bianco ed il bistro( o nero pittorico), ottenuto dalla mescolanza degli altri tre colori guarda l’articolo “Le ombre colorate nella pittura ad olio” https://www.cerchiodigiotto.it/le-ombre-colorate-nella-pittura-ad-olio/25156/ per realizzare il bistro.
Tenete sempre in mente che anche la colorazione in monocromatico prevede sfumature e livelli tonali, pertanto, prima di dipingere dobbiamo formare sulla tavolozza diverse tonalità di bistro. Così facendo avremo una vasta gamma di colori chiari e scuri per gestire al meglio i giochi di luce ed ombra.
Creiamo almeno 4 toni differenti per dipingere la nostra grisaglia: il bistro, il bianco e due grigi intermedi ottenuti dall’ unione dei due.
Dipingiamo le ombre utilizzando il primo colore: il bistro.
Ricordate che bisogna dipingere grasso su magro. Dunque, in questa fase di lavoro, lo strato di colore deve essere magro. Diluiamo il colore esclusivamente con la trementina ed evitiamo l’olio in modo da mantenere il pigmento magro. Iniziamo con il colore più scuro ed abbozziamo le varie parti in ombra.
Applichiamo poco colore così da mantenere il film pittorico molto sottile. Ricordate che la grisaglia deve essere il nostro fondo pittorico nella fase successiva di colorazione.
Applichiamo i due grigi che abbiamo formato mantenendo sempre il film sottile. Procediamo sempre dai toni più scuri ai più chiari
Aggiungiamo il bianco
A questo punto evidenziamo i volumi applicando il bianco nelle parti maggiormente esposte alla luce.
Come potete notare, già dalla colorazione in bianco e nero riusciamo a identificare i diversi volumi dei peperoni, distinguendo chiaramente le parti in luce e quelle in ombra.
A questo punto la grisaglia è conclusa e non ci resta che attendere che lo strato di colore si asciughi completamente per poi intervenire su con i colori.
Adesso tocca a te, metti in pratica quanto detto finora e crea la tua grisaglia, fai più prove possibili cosi da rafforzare la tecnica, magari usa soggetti anche differenti.
Nell’ articolo successivo ti mostrerò come applicare il colore una volta che la grisaglia sarà completamente asciutta.
Buona pittura
Rosy