Come Completare Una Esposizione Perfetta in Manuale

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Stefano Michelin
Stefano Michelin è un fotografo di professione che lavora con aziende e agenzie per le quali realizza servizi moda, campagna pubblicitarie e book. E’ impegnato a promuovere una cultura fotografica votata al recupero della professione e alla lotta all’abusivismo sempre più dilagante.
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Stefano Michelin è un fotografo di professione che lavora con aziende e agenzie per le quali realizza servizi moda, campagna pubblicitarie e book. E’ impegnato a promuovere una cultura fotografica votata al recupero della professione e alla lotta all’abusivismo sempre più dilagante.

Uso corretto di Sensore, Diaframma e Tempo di Posa in fotografia

Continuiamo il nostro percorso di 6 lezioni iniziato QUI. (Tutte estratte dal Video Corso “Nati per la Fotografia)

Continua il Mini Percorso Formativo Gratuito sulla Fotografia

Elenco Video Lezioni per te:
1. Come Realizzare una Buona Foto
2. Come Completare Una Esposizione Perfetta in Manuale
3. Quantità e Qualità della Luce nelle foto
4. Come Comporre una Fotografia
5. Conoscere gli Obiettivi Grandangolari, Normali, Teleobiettivi
6. Come Scegliere la propria Macchina Fotografica
..se le trovi interessanti poi:

Il Sensore è il cuore della nostra macchina fotografica, è la parte incaricata a ricevere le onde della luce, codificarle, trasformarle in impulso elettrico ed inviarlo alla scheda di memoria.

Ovviamente non fa tutto da solo, anzi, la sua funzione è propriamente quella di convertire la luce in impulsi.

La struttura del sensore è spaventosamente cresciuta negli ultimi anni.

Pixel e MagaPixel

Ogni sensore è composto di un certo numero di fotodiodi, elementi sensibili alla luce disposti come una scacchiera.

Ogni fotodiodo è in grado di catturare la luce e convertirla in un impulso elettrico che viene veicolato nei circuiti.

Le fotografie digitali sono composte da un certo numero di elementi. Questi sono i Pixel, ossia Picture Element.

Nel linguaggio corrente si può dire che il Pixel è l’elemento strutturale che caratterizza il sensore.

Infatti, nel sensore delle macchine fotografiche digitali, troviamo un certo numero di Pixel organizzati in file ordinate per migliaia e migliaia di elementi, fino ad essere milioni.

Avrai sicuramente sentito parlare di MEGAPIXEL. Mega infatti vuol dire milioni, quindi un sensore da 24 megapixel avrà 24 milioni di pixel.

Figura 1 – il sensore è la porzione fotosensibile costituita da pixel

I diversi sensori per macchine fotografiche

Sia in base alla fascia prezzo, sia in base all’utilizzo per cui sono concepite, le fotocamere e macchine fotografiche che troviamo in commercio utilizzano un particolare tipo di sensore.

Ad esempio:

  • La vecchia pellicola, 24x36mm, è oggi il sensore definito full frame, che ha dimensioni analoghe.
  • Il sensore APS-C, con geometrie leggermente diversa tra i vari costruttori ma comunque intorno ai 16x24mm, molto diffuso nelle macchine digitali di fascia media o entry level
  • Compatte, bridge o altri formati, montano sensori minori e ce ne sono davvero moltissimi in commercio.
Figura 2 – sensori a confronto: full frame e aps-c

Se è vero da una parte che dimensioni del sensore e numero di pixel influenzano il costo della macchina, è vero che non vuol dire necessariamente una “macchina migliore per fare foto più belle”, anzi, può essere anche il contrario.

A parità di sensore, infatti, mettiamo un sensore full frame, macchine con 24MP (megapixel) ad esempio, saranno più indicate nelle condizioni di scarsa illuminazione perché i suoi pixel saranno più grossi e, alzando la sensibilità, produrranno meno rumore.

Il rumore è un disturbo incontrollato e non voluto del segnale elettrico che si genera quando un pixel è colpito dalla luce e i pixel più grandi risentono meno di questo problema.

Macchine con alto numero di pixel sono particolarmente indicate per determinati usi professionali, quali la moda o la pubblicità, meno per un uso come matrimoni, reportage o per il comune uso amatoriale.

Figura 3 – alta sensibilità con tanto rumore a SX e viceversa a DX

La regolazione degli ISO che impostiamo in macchina, consente di raddoppiare o dimezzare la sensibilità che impressiona il sensore e questo vorrà dire che, nella corretta esposizione, potremo agire su tempi, diaframmi e anche sul sensore.

L’importanza del Diaframma in fotografia

Questo è importante perché il diaframma in realtà, non solo controlla la luce che entra in camera ma anche la profondità di campo, ossia spazio davanti e dietro il nostro soggetto che risulta a fuoco. Ampi diaframmi produrranno una profondità di campo ridotta rispetto a diaframmi più chiusi.

Ma la profondità di campo è controllata anche dalla lunghezza del nostro obiettivo e da quanto poniamo vicino a noi il soggetto. Focali più lunghe avranno una ridotta profondità di campo così come porre un soggetto vicino e viceversa in entrambi i casi.

Ti è piaciuta questa 2° lezione?

Se si continua il percorso cliccando QUI dove trovi la Video Lezione su “Quantità e Qualità della Luce nelle foto

Buona Fotografia,
Stefano

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