Guida a 10 Fasi per realizzare un paesaggio marittimo
Un titolo come questo non è esattamente da me….
Quando insegno una determinata tecnica, normalmente chiarisco subito che il soggetto degli esercizi proposti è sempre e solo un pretesto perché nessuno mai imparerà a dipingere un cielo o un mare, o una nuvola o un fiore; quando si impara a dipingere, si impara a dipingere, punto.
Non importa il soggetto, chi conosce la tecnica, può trovarsi davanti una qualunque immagine da riprodurre e ragionandoci, farà le scelte tecniche e cromatiche esatte per arrivare ad un dato risultato. Non esistono di per sé soggetti semplici o complessi. La complessità può richiedere più tempo per l’esecuzione e la difficoltà spesso implica problematiche di disegno, più che di pittura.
In acquerello questo discorso vale ancor più che con altre tecniche, poiché la progettazione e la sequenza di passaggi da eseguire sono aspetti imprescindibili. Se con l’acrilico ad esempio posso avere maggiori ripensamenti e in ultima ipotesi, ricoprire con il colore di fondo e cominciare da capo, sai bene che con l’acquerello, se sbaglio un passaggio, è altamente probabile che debba strappare il foglio.
Il Mare e i suoi aspetti tecnici
Ecco allora, per ritornare al titolo dell’articolo, il mare è sempre un pretesto; un soggetto praticamente privo di disegno, con un cromatismo relativamente semplice ma che presenta alcuni aspetti interessanti.
Quali?
Innanzitutto l’uso delle diverse tecniche.
In un solo piccolo dipinto grande poco più di una cartolina ne sperimenteremo ben 4.
- bagnato su bagnato,
- bagnato su asciutto,
- velatura,
- uso del mascherante.
Come dico e scrivo sempre, l’immagine che io propongo è casuale; se veramente vuoi trarre un insegnamento da questo articolo non limitarti a copiare questa ma applica il metodo ad un’immagine diversa. Anche molto simile, ma diversa.
Solo così, applicando lo stesso metodo e la stessa tecnica su un soggetto diverso, puoi veramente dire di aver appreso qualcosa.
Questa è l’immagine sulla quale lavorerò io. Cercane una che rispecchi il tuo attuale livello.
Iniziamo dunque a realizzare un paesaggio marino con gli acquerelli seguendo 10 fasi fondamentali.
Fase 1: prepariamo il foglio
Predisponiamo il nastro carta che delimiterà il nostro dipinto e prepariamo il foglio bagnandolo bene con acqua pulita e lasciandolo asciugare.
Fase 2: la linea di confine
Per il disegno, predisponiamo una semplice linea azzurra con una matita acquarellabile ad un terzo del foglio a partire dall’alto; se il soggetto del dipinto è il mare, meglio lasciare a lui due terzi del foglio, viceversa se il soggetto fosse il cielo, il mare occuperebbe solo un terzo in basso. Collocare la linea di confine tra mare e cielo a metà del dipinto sarebbe eccessivamente statico e banale e inoltre non sarebbe chiaro chi dei due è il vero protagonista.
La schiuma del mare, che è un elemento compositivamente importante del dipinto, cadrà sul primo terzo a partire dal basso.
Fase 3: il mascherante
Applicare il mascherante per preservare il bianco nitido per la schiuma del mare con un pennello a punta di basso costo. Il mascherante rovina rapidamente i pennelli quindi non vale la pena usarne uno costoso.
Fase 4: Iniziamo dal cielo
Con la tecnica bagnato su bagnato, realizziamo un fondo blu con il cobalto, oltremare e una punta (pochissimo, quasi impercettibile) di rosso/arancio lasciando aree bianche per le nuvole. In fase di asciugatura, si può tamponare leggermente con uno scottex per preservare le aree bianche qualora il colore tenda a chiuderle troppo.
Fase 5: coloriamo la sabbia
Una volta asciutto il mascherante, bagnare nuovamente la parte inferiore del dipinto in corrispondenza della sabbia (tutta, quindi anche quella visibile sotto la schiuma e i primi tratti del mare) e stendere il colore.
Per la sabbia consiglio di usare tre/quattro colori:
- ocra,
- terra d’ombra,
- una punta di giallo
- rosso magenta.
Il colore deve essere deciso e saturo in basso e man mano schiarirsi fino a scomparire in alto per lasciare poi posto al turchese.
Consiglio quindi di applicarlo ruotando il foglio al contrario.
Fase 6: coloriamo il cielo di turchese
Non è necessario che la sabbia sia completamente asciutta, può essere ancora un pochino umida e già si può applicare il turchese chiaro. Questa volta si inizia a stendere il colore a partire dall’alto quindi dalla linea del cielo fino a fondersi nella sabbia, chiarissimo e trasparente, fino alla schiuma.
Il turchese si ottiene mescolando verde turchese al blu ciano e oltremare.
Naturalmente per avere una tonalità chiara di turchese, il colore deve essere piuttosto diluito.
Fase 7: è la volta del mare con il turchese scuro
Sempre quando il turchese chiaro è quasi asciutto, si può inserire il blu turchese scuro che rivestirà la prima parte del mare a contatto con il cielo. Bisogna quindi applicare questo colore fino ad arrivare alla metà tra la linea del cielo e quella della schiuma.
Fase 8: passiamo ai dettagli del mare
Il grosso del lavoro è fatto.
Per ultimare il paesaggio marino occorre adesso realizzare qualche dettaglio: il mare non è quasi mai completamente piatto, occorre quindi, con gli stessi colori usati per l’acqua ma più diluiti, creare in punta di pennello alcune piccole macchie o puntini o piccolissime onde che increspano l’acqua e le diano un po’ di movimento.
Fase 9: le nuvole
In ultimo si può lavorare sulle nuvole che sono a contatto con l’acqua per mitigare la linea netta tra cielo e mare ed evitare lo stacco troppo netto. Si può fare aggiungendo qualche piccola macchia più scura sulle nuvole usando il blu turchese scuro realizzato precedentemente, mescolato con del blu di Prussia o un blu molto molto scuro e cupo.
Fase 10: il risultato finale
E infine la mia fase preferita: rimuovere mascherante e nastro carta e valutare in modo critico il risultato… quello che è venuto come volevo e ciò che invece si può migliorare al prossimo tentativo.
Conclusioni
Se il tuo livello di partenza è già buono, puoi provare a scegliere un soggetto ove compaiano maggiori dettagli come ad esempio barche, rocce, pontili o elementi architettonici.
Propongo qui 3 esempi di soggetti più complessi:
Dato che in acquerello, come ormai sai bene, la trasparenza è inevitabile, per inserire correttamente gli elementi sul mare occorre preservarli bianchi e asciutti altrimenti si andranno a mescolare ai colori del mare.
Puoi decidere se realizzare prima questi elementi o prima il mare, meglio ancora sarebbe sperimentare entrambe le ipotesi e valutare quale risulta migliore, alla fine dell’asciugatura.
Ora tocca a TE e…Buon divertimento!
Prova a realizzare un paesaggio marino anche tu: puoi partire da una foto simile alla mia o se vuoi alzare l’asticella alla tua tecnica di acquerello, prova a sperimentare con dei disegni con più dettagli. Se ti fa piacere, condividi con noi sulla nostra Pagina Facebook le tue opere 😉
….E speriamo quest’estate di poter vedere nuovamente il mare anche dal vivo!
Buon Disegno,
Chiara.
6 risposte
Grazie per gli utili suggerimenti. Sto ancora sperimentando le tecniche di base presentate nelle prime lezioni. Sono infatti principiante assoluta nella tecnica dell’acquerello e preferisco lavorare con molta calma. Approfitto dell’occasione per fare presente che non riesco a scaricare la lezione 5. Grazie ancora. Col tuo corso ci si sente accuditi!
Mi piacciono tanto le lezioni passo passo così posso rifarle e provare…grazie mille a Cerchio di Giotto!
Grazie infinite , proverò non vedo l’ora,io sono fortunata e vivo al mare cercherò di fare del mio meglio anche se sono alle prime armi
Grazie per questo piccolo corso .Molto apprezzato
Se ha voglia ci continui a inviare nuovi messaggi per ffinare la tecnica .
Grazie
Che bello ..Grazie Chiara per i suggerimenti soprattutto per chi, come me, è alle prime armi..
Non vedo l’ora di provare a farlo anch’io…
Bellissimo questo tutorial passo passo: anche se sono alle prime armi ho voglia di provarci. E’ spiegato molto bene e il mare è uno dei miei soggetti preferiti con cielo e nuvole quindi mi ispira davvero tanto! Grazie Chiara sei sempre molto brava e precisa nello spiegare