Stemperare lo stress anche grazie a delle attività artistiche che migliorino il nostro stato mentale grazie all’acquerello
Corso di acquarello una cura oltre che una passione
Negli ultimi anni si sta assistendo ad un vero e proprio fenomeno editoriale, si tratta del boom dei libri da colorare per adulti: dai mandala ai libri in bianco e nero illustrati che lasciano aperte infinite possibilità creative per i fruitori. Un mercato estremamente florido che ha stupito gli editori stessi. La risposta, però, è molto più semplice di quanto si creda: quando ci dedichiamo ad attività artistiche nel nostro cervello si scatenano una serie di reazioni chimiche “buone” che allontano la stress, migliorano la concentrazione e ci portano a sviluppare sentimenti di soddisfazione.
In un mondo in cui si sta meglio
Tanti psicologi e ricercatori hanno analizzato il fenomeno giungendo alla conclusione che scientificamente è ancora poco chiaro il meccanismo che si innesca e che contribuisce a legare alla pratica del colore quella sensazione di benessere che quasi tutti provano. L’attività di colorare ha un effetto de-stressante perché quando ci concentriamo su una particolare azione, ci focalizziamo su quella e non sulle nostre preoccupazioni. Allo stesso tempo contribuisce a rimetterci in contatto con il nostro inconscio e con le sensazioni che proviamo oltre gli schermi della ragione. Ci sono psicologi che raccomandano la pittura come tecnica di rilassamento.
Creare bellezza
Appurato che dipingere contribuisce sensibilmente al raggiungimento di una condizione di benessere è stato altrettanto dimostrato che la soddisfazione che deriva dall’aver creato qualcosa di bello può essere potente e gratificatoria. L’acquerello è fra le tecniche più creative, personalizzanti e piacevoli in assoluto da praticare. Si tratta di una modalità pittorica che può essere infatti altamente personalizzata e regolata in base al gusto e all’emotività del creatore. Non è però facile, senza un guida, riuscire a raggiungere il risultato estetico sperato.
Uscire dai luoghi comuni
Non è vero che l’arte è esclusivamente un privilegio per pochi che ne sono istintivamente capaci. Se così fosse i musicisti non avrebbero bisogno di studio per raggiungere appieno le possibilità che il loro talento naturale gli offre. I grandi artisti del Rinascimento andavano tutti “a bottega” dove imparavano a livello pratico i fondamenti della tecnica, del colore, i trucchi pratici. E se ne ha avuto bisogno un genio come Leonardo da Vinci, quando era impiegato presso la bottega del suo maestro Verrocchio, è evidente che questo percorso di apprendimento può essere fondamentale per chiunque.
Coltivare il talento
Il talento senza lo studio e la conoscenza tecnica è nulla. Perciò vale la pena, se il vostro istinto vi chiama verso l’acquerello, darvi la possibilità di impararne la tecnica. Padroneggiando le basi potrete stupirvi di voi stessi e di dove potrete arrivare.