Un dettaglio apparentemente poco significativo…

Introduzione:

Abbiamo detto molte volte che l’attitudine al

Disegno non si costruisce solo con tanta pratica eseguita con la mano ma anche allenando l’occhio a vedere in modo differente e a cogliere aspetti della realtà di pura qualità formale che vanno al di là del significato più o meno importante a loro associato.

Il disegnatore o l’artista sono in grado di “vedere” di più o di vedere in modo diverso e più ricco la realtà che ci circonda, donando anche valore, bellezza e prestigio ad oggetti o dettagli apparentemente poco interessanti.

Artisti iperrealisti come Pedro Campos, dipingono oggetti assolutamente comuni destando nello spettatore un senso di meraviglia guardando qualcosa di comune , come una lattina di coca cola  che di norma, quando vediamo sullo scaffale del Supermercato non ci desta alcun senso di ammirazione.

Qui sicuramente ci stupisce la bravura tecnica dell’artista ma non dimentichiamo che a colpire il nostro occhio e’ anche la bellezza del colore intrinseco e la potenza e la coerenza  dell’impianto compositivo che mette in scena questa 3 lattine come fossero le Tre Grazie di Botticelli.

Spetta a noi quindi comprendere come l’apprendimento delle tecniche artistiche, cioè delle abilità tecniche, deve andare di pari passo con lo sviluppo delle abilità compositiva, creative e ideative dei nostri elaborati.

Come fare?

Ecco un modo che vi suggerisco per cambiare punto di vista sulla realtà e iniziare a liberare i vostri disegni da quel senso di “scontato”, “già visto”, “ prevedibilità” legati al solito soggetto appartenente ai generi classici impostati in modo altrettanto classico.

Se avete sempre con voi un telefono con fotocamera, nei prossimi giorni provate a catturare qualche dettaglio urbano o del paese in cui vivete, che sia apparentemente senza valore. Ad esempio un muro scrostato, un mozzicone di sigaretta o una mascherina abbandonati per terra, un portone di una vecchia casa.

Difficile? Non vi sembra di vedere nulla? Allora provate a scattare fotografie un po’ casuali a destra e a sinistra e poi in un secondo momento, a casa, osservatele e selezionate dettagli ritagliando le foto.

Teniamo sempre conto del nostro livello di abilità e scegliamo un’immagine adatta ragionando come adesso andrò a spiegarvi.

L’obiettivo sarà quello di rappresentare con le matite colorate un dettaglio urbano apparentemente poco significativo, valorizzandolo secondo due aspetti:

  • Composizione (che dovrà essere inusuale)
  • Tecnica (che dovrà essere il più possibile iperrealista)

Io ho selezionato tre dettagli a partire da alcune immagini urbane. 

Provate ad applicare questi 3 suggerimenti:

  • Non centrare il soggetto o possibilmente non avere un vero soggetto ma andare a fotografare una trama, una serie di elementi ritmici, più elementi gerarchicamente tutti pari.
  • Valorizzare le texture, le superfici e i colori più che le forme.
  • Usare tagli di forme che non rispettino il tradizionale rettangolo aureo o le proporzioni standard universali come il formato A4 o cartolina o fotografia.

Come potete osservare, il tipo di taglio che scegliete trasforma il soggetto in un motivo quasi astratto e informale e il problema dunque adesso si sposta su aspetti tecnici per rendere con le matite colorate diverse texture di superfici urbane. 

Proviamo allora insieme a ripassare alcune tecniche per ottenere una efficace texture che ricordi ad esempio il legno di un portone o la calce rovinata di un muro o la pietra di un pavé. 

Possiamo utilizzare solamente la matita colorata oppure, effetto ancora più interessante, combinare la matita colorata e l’acquerello.

Realizziamone 2 insieme: il legno di un portone antico e un muro di mattoni con intonaco scrostato.

Osservate i passaggi e provate ad applicare il metodo alle diverse superfici che avete catturato nelle vostre fotografie.

Per questo esercizio ci serviranno:

  • Foglio per acquerello e nastro carta
  • Matita, gomma
  • Acquerelli
  • Matite colorate acquarellabili
  • Matite colorate non acquarellabili
  • 1) Il primo passo è quello di preparare il foglio e delimitare con il nastro carta due spazi della forma che preferite.

2 – Se il dettaglio su cui volete esercitarvi presenta un motivo o un modulo, si può impostare un semplice disegno preparatorio; se fosse solo ad esempio una superficie granulare, non serve disegnare nulla, si procederà solo con il colore.

3- Con l’acquerello si può eseguire una prima velatura di colore in modo molto più efficace che con la matita colorata. Sicuramente sarà una stesura molto più rapida e omogenea. Può essere molto leggera o più intensa, a seconda della foto di riferimento. Ricordate, se ci sono arre bianche, queste vanno preservate con mascherante oppure non bagnandole.

4 – Una volta asciutto ho ritenuto opportuno procedere con un’altra velatura ad acquerello che già definisse alcuni volumi e dettagli, come i cassettoni di legno o i mattoni in cotto. Non esagerate comunque con la saturazione del colore perché procederemo più tardi con i dettagli a matite colorate.

5 – Quando anche la seconda velatura sarà asciutta possiamo prendere le matite colorate. Ho proposto di usarne di due tipi: acquarellabili e non. La ragione è molto semplice; andremo poi a fondere la matita acquarellabile nella base ad acquarello mentre useremo quelle non acquarellabili per tutti i segni che vogliamo restituì netti e non sbavati come ad esempio bordi, ombre sottili, profili, fori, granulati ecc.

https://vimeo.com/663349122

Siamo arrivati alla conclusione

Ecco un ipotetico risultato del nostro esercizio. Gli spunti pittorici e materici di un esercizio di osservazione delle superfici come questo è una palestra fondamentale per sviluppare le abilità pittoriche.

Finché il nostro occhio rimarrà fisso sui soliti soggetti appartenenti i generi tradizionali, rimarremo sempre legati alla gerarchia del soggetto e del disegno sul colore, cioè non riusciremo a svincolare dall’idea di un preciso soggetto la potenza e il fascino del colore e delle sensazioni tattili. Se questo processo non avviene, i nostri disegni appariranno sempre estremamente scolastici, freddi e poco espressivi. 

Iniziare dunque a spostare il focus verso il colore e la matericita’, può aiutarci in questo viaggio appassionante verso la vera essenza della pittura.

Buon lavoro

Chiara