È possibile imparare a disegnare ed è necessario avere del talento innato per farlo?
Rimaniamo tutti ammirati davanti ad un bel disegno, che sia un disegno iperrealistico oppure espressivo, lo stupore nasce dalla magia, dall’ammirazione e dalla sorpresa che rivelano semplici segni grafici su di un foglio di carta e che, messi insieme, composti, dalla mano dell’artista, svelano un punto di vista particolare sul mondo.
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Quando i miei studenti imparano a disegnare dal vero e copiano un soggetto identico per tutti, ciascun disegno è diverso dagli altri, perché ognuno ha il proprio segno, il proprio temperamento e “deforma” seppur in maniera minima ciò che vede.
Ecco il nocciolo centrale del problema: per imparare a disegnare bisogna prima imparare a “vedere”; forse avete timore ad imparare a disegnare per paura dei risultati, ma sicuramente nessuno di voi avrà timore ad imparare a vedere, sembra una cosa molto facile, in realtà è già una buona metà del problema.
Ma cosa vuol dire esattamente imparare a vedere? Mi spiego meglio.
Se pensiamo ad una persona che conosciamo bene e ci concentriamo sulla forma e sul colore dei suoi occhi, senza averli davanti, siamo sicuri di poterli richiamare alla mente con precisione, in tutti i loro dettagli? Probabilmente no perché il nostro sguardo, su quegli occhi, così come su qualsiasi oggetto che maneggiamo ogni giorno è uno sguardo veloce, fugace, che coglie solo i caratteri generici di ciò che osserva, senza addentrarvisi più di tanto.
Il VEDERE di chi impara a disegnare significa portare l’occhio a percorrere tutti i dettagli del soggetto che osserva, più e più volte.
Dapprima si pone l’attenzione alle forme generali, per cogliere quella che si chiama la “struttura portante”, lo scheletro della forma che vediamo, le forme primarie e più semplici che racchiudono la forma che vediamo (come ad esempio due cerchi concentrici che descrivono una margherita); poi una volta scoperta la struttura portante, ci si addentra nel cogliere quanti più dettagli possibili per descrivere la silhouette e la forma esatta e particolareggiata di ciò che si ha davanti e infine ancora si ritorna sul soggetto per leggere le luci e le ombre che descrivono i volumi di cui è composto.
Ecco perché chi impara a disegnare cambia il suo sguardo sul mondo, perché è in grado di osservare, attentamente e profondamente tutto ciò che gli interessa.
Chi frequenta un liceo artistico o si iscrive ad un corso di disegno molto spesso viene immediatamente messo davanti ad una composizione da copiare…anche se il suo obiettivo finale è di fare l’illustratore o il fumettista, o addirittura l’architetto o il designer…perché per imparare a disegnare bisogna fare copia dal vero?
La risposta è sempre la stessa: per imparare a vedere.
Molti ragazzi e adulti che ho conosciuto qui si erano arenati e avevano perso già del tutto l’entusiasmo nell’imparare a disegnare. Il loro disegno non somigliava per niente al soggetto che tentavano di copiare; a qualcuno di loro veniva detto “non sei portato”, a qualcun altro “è solo questione di pratica, cancella e rifai finché non ti viene”.
Con le video lezioni seguenti scoprirai come è facile migliorare partendo dalle basi e imparando a riconoscere ed evitare gli errori più comuni nel disegno a matita. Buona visione.
Chiara Silva