Tutorial con acquerello e matite colorate per una cromia perfetta
Ogni mattina all’alba esco a passeggiare con i miei cani nel bosco.
Adoro osservare e scoprire la natura, soprattutto quei dettagli che ogni giorno mi insegnano qualcosa di nuovo.
Ho scovato decine di piccoli tesori camminando con i miei cani… proprio loro mi portano a buttare l’occhio su alcuni oggetti incredibili.
Rainer un pomeriggio mi ha portato un palco di capriolo e più volte ho sorpreso Diana con qualche osso di ungulato in bocca.
Praticamente ogni giorno però io vado alla ricerca di tesori speciali che mi appassionano tantissimo… le piume degli uccelli.
Ne ho trovate tantissime e di tipi diversi.
La prima volta che trovai una piuma striata blu e nera rimasi stupefatta.
La fotografai con il telefono e la inviai subito ad una mia collega ornitologa che insegna scienze naturali.
“È una ghiandaia!” Mi rispose; così cercai su google il canto e l’aspetto di questo uccello e da quel giorno mi accorsi che qui intorno a casa la sua presenza è praticamente assidua.
Ogni giorno ne vedo almeno due e le osservo dal terrazzo con vivo interesse. Devo dire che sono stupende.
Ecco perché oggi ho pensato di farla conoscere anche a voi realizzando insieme un esercizio utilissimo per imparare a combinare insieme due tecniche assolutamente armoniche e complementari che sono l’acquerello e la matita colorata.
Partiamo quindi con il nostro esercizio!
Il disegno
Il disegno della ghiandaia è molto semplice; voi che vi sentite già ad un livello avanzato potreste scegliere una foto di un esemplare ad ali spiegate, vi inserisco due immagini in modo che possiate scegliere quella che preferite in base al vostro livello.
Occorrerà realizzare il disegno su un foglio per acquerello non troppo martellato, con una grana fine o media, altrimenti non si riuscirà a dare definizione ai dettagli a matita.
La forma è semplice; il segreto per disegnarla è ragionare sugli ovali della testa e del corpo dell’uccello, incastrarli bene tra loro e collocare poi becco, coda e zampe.
Se desiderate inserire anche uno sfondo potete già comprenderlo nel disegno.
Passiamo al colore
Per la colorazione inizieremo utilizzando l’acquerello che sarà la base del nostro lavoro.
Inseriamo prima l’acquerello perché in questo modo avremo un fondo omogeneo che sostituisce le prime velature a matita colorata e ci permette una maggiore omogeneità e una maggiore velocità di esecuzione.
In secondo luogo andremo successivamente a sovrapporre la matita colorata su sfondo ben asciutto per realizzare con semplicità tutti i dettagli del piumaggio, in questo modo sfruttiamo appieno tutti i vantaggi delle due tecniche potenziandone vicendevolmente il risultato.
Prepara la tua postazione
Preparate quindi sulla vostra postazione la scatola di acquerelli, la scatola di matite colorate, un pennello a punta fine tondo per acquerello, una ciotola per l’acqua, uno straccio, gomma, matita.
Iniziamo con l’acquerello
Iniziamo con l’utilizzo dell’acquerello per le parti colorate: dobbiamo in primis ricordarci di preservare le zone bianche lasciando il fondo asciutto e procedere bagnando le aree che vogliamo colorare, ovvero il corpo della ghiandaia color ocra scura o terra di Siena naturale chiara e terra d’ombra dall’aspetto grigiastro.
Stendi il colore in modo uniforme
Dopo aver bagnato le aree colorate dobbiamo attendere che la carta sia umida ma priva di pozze, per evitare l’addensamento eccessivo di colore in alcune aree. Procediamo quindi andando a stendere il colore in maniera omogenea su tutta l’area bagnata.
Per realizzare le sfumature verso il bianco delle estremità del piumaggio, consiglio di bagnare il pennello e pulirlo, poi asciugarlo sullo straccio e andare ad ammorbidire le parti terminali della campitura colorata, in questo modo eviteremo di realizzare contorni netti lasciando invece spazio ad una morbida sfumatura verso il bianco del foglio.
Le velature per maggiore intensità
Per raggiungere la saturazione esatta del colore del manto, potrebbe essere necessario realizzare più velature sovrapposte, la prima color terra e la seconda inserendo i grigi e la terra d’ombra.
Alcune aree necessiteranno di maggiore intensità e potremmo accentuare quindi il colore con velature successive, senza eccedere troppo nella prima stesura che serve anche come preparazione del foglio.
Attenzione al foglio
Trattandosi di una tecnica mista infatti, non abbiamo realizzato la preparazione completa del foglio per acquerello perché dobbiamo ricordarci che inseriremo in seconda battuta l’uso della matita colorata, dunque il foglio preparato per acquerello potrebbe indebolirsi e non permetterci una precisa definizione dei tratti a matita.
Iniziamo a realizzare le parti nere
Queste verranno prima coperte da un velo scuro ad acquerello ottenuto mescolando 2-3 toni scuri escluso il nero (ad esempio terra d’ombra + blu di Prussia+ grigio Payne oppure viola scuro o verde scuro) e successivamente, su fondo asciutto, completate con matita colorata nera.
Perché questo doppio passaggio?
Per armonizzare meglio le due tecniche nell’insieme del soggetto e perché in questo modo, se resta qualche piccolo spazio bianco nella campitura a matita, sotto sarà presente l’acquerello scuro a sopperire. Inoltre questo fondo scuro colorato farà sì che il nero sia colorato evitando l’effetto “buco” del nero puro.
Iniziamo le stesure a matita.
Con il nero coprirò gli spazi della coda e della parte bassa della testa e successivamente lo userò, insieme ad una matita color terra d’ombra per definire alcune ombre e alcuni dettagli del piumaggio.
Le piume
Inizio poi a definire le piume azzurre esclusivamente con le matite colorate ben appuntite.
Occorreranno due diversi blu; un azzurro più chiaro ed uno più scuro.
Organizzerò prima un disegno dettagliato della “scacchiera” osservando bene l’immagine e poi procederò con calma inserendo i colori. Questa è naturalmente la parte più complessa del disegno.
I particolari della testa
Sempre con le stesse tonalità nere e brune procedo a dettagliare l’area della testa: occhi e becco verranno quindi definiti nei loro particolari, sopra i veli ad acquerello.
Lo sfondo per risaltare la ghiandaia
In ultimo, per far risaltare al meglio la sagoma della ghiandaia nei suoi bordi chiari, occorrerà necessariamente inserire uno sfondo, anche molto leggero.
Bagno quindi il foglio attorno all’uccello, lasciando un piccolo margine asciutto ove serve e inserisco il colore; nel mio caso un grigio freddo molto leggero.
Chi volesse ambientare il nostro soggetto può ora procedere con la colorazione del dettaglio o del fondo, magari prendendo spunto da altre immagini raffiguranti boschi di alberi o paesaggi naturali.
Conclusioni
Come sempre la scelta del soggetto è puramente indicativa, voi potete scegliere di realizzare qualsiasi altro animale ragionando sui passaggi di esecuzione e sulle cromie.
Il focus della lezione resta comunque l’interazione tra due tecniche, la matita e l’acquerello, che spessissimo vengono usate insieme dagli artisti proprio per la loro complementarietà.
Il tratto secco della matita infatti, si potenzia su di un fondo morbido e vibrante realizzato ad acquerello e quando siamo in grado, allenando l’occhio, di trovare le armonie o i contrasti cromatici più interessanti, possiamo ottenere veramente risultati sorprendenti.
Datevi il tempo e il modo di sperimentare con calma.
Alla prossima lezione e… buona osservazione della natura!
Chiara
Una risposta
Lezioni meravigliose e semplici, grazie!